Sospensione del contratto di inserimento in caso di servizio militare o civile
A questa domanda, presentata dalla Federazione imprese tessili e moda italiane sotto forma di interpello, il ministero del Lavoro ha risposto in data 16 novembre 2007 (interpello n. 34).
Innanzitutto il ministero ha voluto fare una premessa, ricordando che:
Innanzitutto il ministero ha voluto fare una premessa, ricordando che:
- l'art. 77, comma 2, del Dpr 237/64 (leva e reclutamento obbligatorio nelle forze armate) dispone la sospensione del rapporto di lavoro, con diritto alla conservazione del posto di lavoro, per tutto il periodo delle ferma obbligatoria;
- l'art. 7, comma 1, del Dlgs 215/01 (prima modificato dall'art. 2 del Dlgs 236/03 e poi sostituito dall'art. 1 della legge 226/04) ha sospeso le chiamate al servizio di leva obbligatoria;
- l'art. 2, comma 1, della legge 64/01 (istituzione del servizio civile nazionale) ha stabilito, a decorrere dalla data di sospensione del servizio militare obbligatorio, la prestazione del servizio civile su base volontaria (come per il servizio di leva).
Dunque, oggigiorno lo svolgimento del servizio militare o civile è solo volontario e, come tale, non determina il diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Siccome l'art. 57, comma 2, del Dlgs 276/03 stabilisce che nel computo della durata massima non bisogna tener conto degli eventuali periodi dedicati allo svolgimento del servizio militare o civile, il ministero ritiene che, pur non sussistendo il diritto alla conservazione del posto, qualora esso sia di fatto conservato (con conseguente riammissione al lavoro), nel computo della durata massima del contratto non si deve tener conto del periodo che è stato volontariamente dedicato al servizio militare o civile.
Nessun commento:
Posta un commento