Durc, cause ostative e cause non ostative al suo rilascio
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Secondo il nuovo testo legislativo, non costituiscono cause ostative al rilascio del Durc:
- l'esistenza di crediti iscritti a ruolo per i quali sia stata disposta la sospensione della cartella amministrativa a seguito di ricorso amministrativo o giudiziario;
- l'esistenza di crediti non ancora iscritti a ruolo, fino alla decisione che respinge il ricorso (in caso di contenzioso amministrativo) o fino al passaggio in giudicato della sentenza di condanna (in caso di contenzioso giudiziario);
- uno scostamento non grave tra le somme dovute e quelle versate (con riferimento a ciascun istituto previdenziale e a ciascuna Cassa edile), ma ai soli fini della partecipazione a gare di appalto;
- l'aver beneficiato degli aiuti di Stato specificati nel Dpcm emanato ai sensi dell'art. 1, comma 1223, della legge 296/06, sebbene non ancora rimborsati o depositati in un conto bloccato.
Di contro, la violazione accertata di alcune disposizioni (elencate nell'allegato A del decreto entrato in vigore oggi) in materia di tutela delle condizioni di lavoro non consente il rilascio del Durc per determinati periodi, sempreché i fatti oggetto dell'illecito siano stati commessi dopo il 30 dicembre 2007: così, ad esempio, se nel corso del 2008 il datore di lavoro rimuovesse in maniera dolosa impianti o apparecchi destinati a prevenire infortuni sul lavoro e per questo dovesse essere condannato, egli non potrebbe ottenere il Durc per 24 mesi.
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