La riforma della previdenza complementare e i due fondi Inps
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Non si può parlare di Tfr senza specificare a quale Tfr fa riferimento il Dlgs 252/05. Il Tfr maturato alla data del 31 dicembre 2006 resta in azienda e non viene interessato dalla riforma. La parte di Tfr che finanzierà il decollo della previdenza complementare sarà invece quella che maturerà dal 1° gennaio 2007 in poi.
Nel caso in cui il lavoratore scegliesse di non destinare il Tfr maturando ai fondi pensione, l'accordo tra Governo e parti sociali del 19 ottobre scorso (che ha anticipato l'entrata in vigore del Dlgs 252/05) ha previsto l'applicazione di due regimi distinti, a seconda delle dimensioni dell'azienda: quelle che hanno almeno 50 dipendenti avranno un certo trattamento, quelle con meno di 50 addetti ne avranno un altro.
A questo proposito, è importante accennare alla prevista creazione di due fondi operanti presso l'Inps. Perchè due e non uno solo? Il fatto è che i due fondi avranno due diverse finalità, una previdenziale e l'altra no. Il fondo Inps con finalità previdenziale riceverà il Tfr maturando dei lavoratori che non avranno operato alcuna scelta e la cui azienda non avrà previsto fondi previdenziali di settore; il fondo Inps senza finalità previdenziale raccoglierà il Tfr maturando dei lavoratori appartenenti ad aziende di grandi dimensioni (almeno 50 dipendenti), i quali avranno espresso la volontà di lasciare il proprio Tfr in azienda.
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