venerdì 9 febbraio 2007

I permessi concessi ai familiari del soggetto disabile

La legge 104/92 definisce portatori di handicap in situazione di gravità quei soggetti colpiti da una minorazione, singola o plurima, che abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. Lo status di portatore di handicap grave deve essere dichiarato dall'Asl.

I lavoratori che si prendono cura di familiari portatori di handicap in situazione di gravità hanno diritto a particolari agevolazioni nello svolgimento della propria attività lavorativa.

L'art. 33, comma 3, della legge 104/92, ad esempio, prevede che la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, anche adottivi, di minore con handicap in situazione di gravità nonché colui che assiste una persona con handicap in situazione di gravità parente o affine entro il terzo grado, convivente, hanno diritto a tre giorni di permesso mensile, fruibili anche in maniera continuativa a condizione che la persona con handicap in situazione di gravità non sia ricoverata a tempo pieno.

In caso di assistenza per periodi inferiori a un mese, i tre giorni di permesso vanno proporzionalmente ridimensionati; pertanto, se in un mese l’assistenza è inferiore a dieci giorni continuativi, per quel mese il lavoratore non ha diritto a nessuna giornata di permesso o frazione di essa.

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