giovedì 8 febbraio 2007

Esenzione dei contributi Enpals, un altro Fondo Est

Il comma 188 dell'unico articolo che compone la Finanziaria 2007 (legge 296/06) stabilisce che dal 1° gennaio 2007 i giovani fino a 18 anni, gli studenti, i pensionati e coloro che svolgono un'attività lavorativa per la quale sono già tenuti al versamento dei contributi ai fini della previdenza obbligatoria sono esentati dal versare i contributi all'Enpals se per le loro esibizioni in spettacoli musicali, di divertimento o di celebrazione di tradizioni popolari e folkloristiche la retribuzione annua lorda percepita non supera l'importo di 5mila euro.

L'Enpals, l'Ente di previdenza dei lavoratori dello spettacolo, non ha aspettato l'entrata in vigore della legge per esprimere il proprio dissenso verso una disposizione normativa che, "per quanto condivisibile laddove si vogliano introdurre condizioni di ingresso nel mercato del lavoro agevolate per i giovani musicisti, non lo è quando, estendendo questa possibilità ad altri soggetti quali i pensionati e coloro che svolgono un'altra attività lavorativa, interviene a modificare le condizioni di costo, tra i musicisti professionisti e coloro che svolgono la medesima attività seppur non in via principale" (comunicazione del 13 dicembre 2006).

Nei giorni scorsi anche il Forum dello Spettacolo, un coordinamento che riunisce le principali associazioni di rappresentanza del settore, ha fatto conoscere attraverso una conferenza stampa la propria posizione di contrarietà al provvedimento governativo.

In questa situazione i lavoratori dello spettacolo come devono comportarsi? Da un lato c'è la legge, che consente ai soggetti elencati al comma 188 della Finanziaria l'esenzione - a certe condizioni - dei contributivi previdenziali, dall'altro c'è l'Enpals, che dichiara, attraverso i suoi operatori telefonici, che bisogna attendere una circolare chiarificatrice dell'ente e che per il momento la situazione dei versamenti contributivi resta congelata allo scorso anno. A rincarare la dose ci pensa poi il Forum dello Spettacolo, che definisce il comma 188 "assolutamente inapplicabile e, quindi, assolutamente privo di qualsivoglia efficacia e capacità operativa".

Come nel caso del Fondo Est, anche questa vicenda sembra preludere ad un braccio di ferro tra un ente e il diritto positivo italiano. Non ci resta che attendere di sapere chi vincerà il duello.

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