Tfr, gli adempimenti del lavoratore in caso di nuova assunzione
La Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, ha emanato lo scorso 21 marzo una deliberazione per chiarire alcuni aspetti della nuova riforma della previdenza complementare.
Ad esempio, un punto un po' oscuro è quello relativo agli adempimenti che il lavoratore deve compiere nel momento in cui passa da un datore di lavoro ad un altro.
La Covip precisa che i lavoratori che in questi primi mesi del 2007 hanno scelto di destinare il proprio Tfr maturando ad una forma pensionistica complementare, in occasione dell'instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro sono tenuti a presentare al nuovo datore di lavoro la copia del modello Tfr1 o Tfr2.
Non solo: entro sei mesi dalla data della nuova assunzione il lavoratore deve comunicare al datore di lavoro, in forma scritta ma senza avvalersi nuovamente dei moduli Tfr1 o Tfr2, la forma di previdenza complementare cui intende aderire.
Se entro questo termine il lavoratore non esprimesse alcuna scelta, il Tfr andrà alla forma pensionistica collettiva prevista dagli accordi o contratti collettivi, salvo diverso accordo aziendale. In presenza di più forme pensionistiche collettive applicabili, il Tfr andrà a quella con il maggior numero di adesioni di lavoratori dell'azienda, salvo diverso accordo aziendale. In mancanza di forme pensionistiche collettive, infine, il Tfr andrà a FondInps.
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