Gli obblighi del lavoratore nei confronti del datore di lavoro
Dal momento in cui un lavoratore viene assunto in un'azienda, egli si assume una serie di obblighi nei confronti del proprio datore di lavoro.
Accanto all'obbligo principale, che è quello di offrire la propria prestazione lavorativa secondo le mansioni assegnate, ce ne sono altri tre, cosiddetti "accessori":
- l'obbligo di diligenza, per cui il lavoratore nello svolgimento della prestazione deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione stessa e dall'interesse dell'azienda;
- l'obbligo di obbedienza, che si realizza rispettando le disposizioni impartite dal datore di lavoro o dai suoi collaboratori per l'esecuzione e la disciplina del lavoro;
- l'obbligo di fedeltà, che consiste nell'osservanza, da parte del lavoratore, del divieto di trattare affari per conto proprio o di terzi in concorrenza con l'imprenditore (divieto di concorrenza) e di divulgare notizie riguardanti l'organizzazione e i metodi di produzione (obbligo di riservatezza).
Se il lavoratore infrange anche uno solo di questi obblighi può essere sanzionato dal datore di lavoro con un provvedimento disciplinare, che nei casi più gravi può assumere la forma del licenziamento.
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