Il datore di lavoro e il sostituto d'imposta
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Il sostituto d'imposta è invece il soggetto che per legge sostituisce in tutto o in parte il contribuente (chiamato appunto "sostituito") nei rapporti con l'amministrazione finanziaria: il suo compito è quello di trattenere le imposte dovute per i compensi, le pensioni o altri redditi erogati e di versarle allo Stato.
La figura del sostituto d'imposta è stata introdotta dal legislatore per un duplice scopo:
- semplificare i rapporti tra il Fisco e il contribuente;
- favorire la riscossione certa dei tributi.
Annualmente i soggetti sostituti di imposta sono tenuti a denunciare le trattenute operate attraverso una dichiarazione fatta mediante un apposito modulo, il cd. "modello 770".
Nonostante il più delle volte lo siano, non tutti i datori di lavoro sono sostituti d'imposta. Il Dpr 600/73 (e successive modificazioni) sull'accertamento delle imposte sui redditi individua i soggetti tenuti ad effettuare le ritenute di acconto sulle retribuzioni erogate: enti, società, associazioni, persone fisiche che esercitano attività da cui derivano redditi d'impresa, persone fisiche che esercitano arti e professioni, condomini e determinati fondi.
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