La nuova riforma del Welfare: dal comma 1 al comma 13
La legge 247/07 di riforma del Welfare, che entrerà in vigore domani, 1° gennaio 2008, consta di un articolo e 94 commi.
I commi 1 e 2 sostituiscono lo scalone previsto dalla legge 243/04 con un sistema più graduale fatto di scalini e quote.
Il comma 3 delega il Governo ad adottare, entro 3 mesi dall'entrata in vigore della legge, uno o più decreti per definire le attività usuranti che daranno diritto al pensionamento di anzianità con requisiti inferiori.
I commi 4 e 5 stabiliscono nuove finestre per l'accesso alla pensione (comma 5) e impegnano il Governo a disciplinare, entro il 2011, i tempi di uscita dal lavoro per chi ha 40 anni di contributi e per chi può usufruire della pensione di vecchiaia (comma 4).
Il comma 6 delega il Governo ad adottare, entro un anno dall'entrata in vigore della legge, uno o più decreti che innalzino l'età media di accesso al pensionamento per i regimi pensionistici diversi da quello obbligatorio.
I commi 7, 8 e 9 delegano il Governo ad adottare, entro un mese dall'entrata in vigore della legge, un piano industriale per razionalizzare il sistema degli enti previdenziali pubblici e conseguire così, nel prossimo decennio, un risparmio di spesa per 3,5 miliardi di euro.
I commi 10 e 11 stabiliscono dal 1° gennaio 2011 un aumento delle aliquote contributive Inps dei lavoratori iscritti all'assicurazione obbligatoria nella misura dello 0,09%; quest'aumento è collegato alle verifiche sui risparmi derivanti dalla razionalizzazione degli enti pubblici.
I commi 12 e 13 affidano a una commissione il compito di proporre, entro la fine del 2008, modifiche dei criteri di calcolo dei coefficienti di trasformazione previsti dalle legge 335/95 relativi all'età del lavoratore al momento del pensionamento.
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