Le novità previdenziali del 2008

Così come previsto dal protocollo del 23 luglio scorso, il disegno di legge cancella lo scalone stabilito dalla legge 243/04 e introduce gli scalini: dal 2008 cioè, per andare in pensione non saranno richiesti 60 anni di età e 35 anni di contributi, ma basteranno, fino al 30 giugno 2009, 58 anni di età per i dipendenti e 59 per gli autonomi abbinati a 35 anni di contributi.
Un'altra novità è rappresentata dall'applicazione delle finestre d'uscita non solo alla pensione di anzianità, ma anche a quella di vecchiaia: quest'ultima, infatti, da gennaio 2008 decorrerà non più dal mese successivo al compimento dell'età, ma ci saranno 4 uscite programmate, come per i pensionati di anzianità con 40 anni di contributi (mentre per quelli che hanno meno di 40 anni di contributi le finestre si riducono a due).
Coloro che svolgono attività usuranti avranno una riduzione di 3 anni sull'età minima per andare in pensione (in ogni caso non prima dei 57 anni di età); per beneficiare di questo "sconto" l'attività usurante deve essere stata svolta per almeno la metà dell'intero periodo lavorativo (nel periodo transitorio 2008-2013 per almeno 7 anni negli ultimi 10 di lavoro) e deve sussistere al momento del pensionamento di anzianità.
Con il messaggio n. 29224 del 4 dicembre scorso l'Inps ha chiarito che chi consegue i requisiti entro il 31 dicembre 2007 potrà andare in pensione di anzianità fruendo delle vecchie finestre, mentre le nuove riguardano coloro che matureranno i requisiti dal 1° gennaio 2008 in poi.
Nessun commento:
Posta un commento