martedì 4 dicembre 2007

La flessibilità dell’orario di lavoro: un caso concreto

Se un dipendente con orario di lavoro a tempo pieno, ad esempio 8:00 – 17:00, iniziasse la giornata lavorativa alle ore 10:00 (due ore dopo l’inizio del turno) e finisse alle ore 19:00 (due ore dopo la fine del turno), potrebbero accadere le seguenti ipotesi:

- permesso e lavoro straordinario: il dipendente potrebbe aver chiesto due ore di permesso al suo diretto responsabile, il quale preventivamente glielo accorda e durante la giornata gli autorizza la prestazione di due ore di lavoro straordinario, da espletare dopo la fine del turno; in questo caso il lavoratore fruirà di due ore di permesso e verrà retribuito con due ore di straordinario;

- orario di lavoro normale: se il dipendente e il suo responsabile si accordano, è possibile che le due ore non lavorate all’inizio del turno vengano compensate con le due ore lavorate dopo la fine del turno; in questo caso il dipendente non fruirà delle due ore di permesso e non godrà neanche del pagamento delle due ore di straordinario;

- Banca delle ore e maggiorazione dello straordinario: se il dipendente e il suo responsabile si accordano, è possibile per il dipendente inserire le due ore lavorate dopo la fine del turno nel conto della Banca delle ore (se prevista dalla contrattazione collettiva) e farsi corrispondere le maggiorazioni previste per il lavoro straordinario; in questo caso il dipendente godrà di due ore di permesso in più e troverà in busta paga il compenso di due ore di maggiorazione per lavoro straordinario.

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