Elezioni amministrative 2007, il compenso del lavoratore-scrutatore
Domenica 27 e lunedì 28 maggio 2007 si sono tenute le elezioni amministrative. Le operazioni di voto per il rinnovo degli organi di governo (presidenti, sindaci, consigli provinciali e comunali) hanno riguardato 7 province e 862 comuni, di cui 26 capoluoghi di provincia di regioni a statuto ordinario nonché del Friuli-Venezia Giulia, del Trentino-Alto Adige e della Sardegna.
I lavoratori subordinati che sono stati chiamati a svolgere funzioni presso gli uffici elettorali e che dunque hanno dovuto assentarsi dal posto di lavoro per tutta la durata delle operazioni di voto e di scrutinio hanno diritto a ricevere un trattamento economico sia dallo Stato sia dal proprio datore di lavoro.
In base alle norme che regolano la disciplina retributiva del lavoratore-scrutatore, la giornata di sabato 26 maggio è considerata giornata lavorativa oppure non lavorativa, a seconda che la settimana di lavoro sia considerata lunga o corta: nel primo caso il lavoratore impegnato nelle operazioni premilinari ai seggi riceverà dal datore di lavoro la normale retribuzione giornaliera, nel secondo caso riceverà una quota giornaliera di retribuzione oppure un riposo compensativo.
La giornata di domenica 27 maggio è considerata giornata festiva, per cui il lavoratore impegnato nel primo giorno di elezioni avrà diritto a ricevere dal datore di lavoro una quota giornaliera di retribuzione oppure un riposo compensativo.
La giornata di lunedì 28 maggio è considerata giornata lavorativa, per cui il lavoratore impegnato nel secondo e ultimo giorno di elezioni avrà diritto a ricevere dal datore di lavoro la normale retribuzione giornaliera.
Per tutti i giorni di lavoro presso i seggi il lavoratore dovrà inoltre ricevere dallo Stato un rimborso spese fisso forfettario, non assoggettabile a ritenute o imposte e non concorrente alla formazione della base imponibile ai fini fiscali.
I lavoratori subordinati che sono stati chiamati a svolgere funzioni presso gli uffici elettorali e che dunque hanno dovuto assentarsi dal posto di lavoro per tutta la durata delle operazioni di voto e di scrutinio hanno diritto a ricevere un trattamento economico sia dallo Stato sia dal proprio datore di lavoro.
In base alle norme che regolano la disciplina retributiva del lavoratore-scrutatore, la giornata di sabato 26 maggio è considerata giornata lavorativa oppure non lavorativa, a seconda che la settimana di lavoro sia considerata lunga o corta: nel primo caso il lavoratore impegnato nelle operazioni premilinari ai seggi riceverà dal datore di lavoro la normale retribuzione giornaliera, nel secondo caso riceverà una quota giornaliera di retribuzione oppure un riposo compensativo.
La giornata di domenica 27 maggio è considerata giornata festiva, per cui il lavoratore impegnato nel primo giorno di elezioni avrà diritto a ricevere dal datore di lavoro una quota giornaliera di retribuzione oppure un riposo compensativo.
La giornata di lunedì 28 maggio è considerata giornata lavorativa, per cui il lavoratore impegnato nel secondo e ultimo giorno di elezioni avrà diritto a ricevere dal datore di lavoro la normale retribuzione giornaliera.
Per tutti i giorni di lavoro presso i seggi il lavoratore dovrà inoltre ricevere dallo Stato un rimborso spese fisso forfettario, non assoggettabile a ritenute o imposte e non concorrente alla formazione della base imponibile ai fini fiscali.
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