Le polizze assicurative per rischi professionali e quelle miste
Esistono diversi tipi di polizze assicurative che il datore di lavoro può stipulare nei confronti dei propri dipendenti: si va dalle polizze che coprono i rischi extraprofessionali a quelle che coprono i rischi professionali, passando per quelle miste. A seconda del tipo di polizza, i premi versati dal datore di lavoro avranno un diverso trattamento fiscale e contributivo.
Diversamente dalle polizze per rischi extraprofessionali, che servono ad assicurare i lavoratori contro eventi non connessi allo svolgimento dell’attività lavorativa, le polizze per rischi professionali hanno invece la funzione di tenere indenne il datore di lavoro da eventuali responsabilità per danni da infortunio del lavoratore, per cui la copertura assicurativa è nell'interesse dello stesso datore e non del lavoratore, il quale non riceve alcun beneficio. Di conseguenza, i premi versati per questo tipo di polizze non costituiscono fringe benefit per il lavoratore e, quindi, sono esclusi dalla retribuzione imponibile.
Riguardo alle polizze miste, i premi versati dal datore di lavoro entrano a far parte della retribuzione imponibile dei lavoratori beneficiari solo per la parte corrispondente alla copertura dei rischi non professionali: se ad esempio il 60% dei premi si riferisce agli infortuni professionali e il 40% a quelli extraprofessionali, i premi entrano nella retribuzione imponibile dei lavoratori solo nella quota del 40%. Dal punto di vista previdenziale, poi, a seguito dell'armonizzazione delle basi imponibili fiscali e previdenziali operata dal Dlgs 314/97, dal 1° gennaio 1998 i premi per le polizze assicurative miste (limitatamente alla sola parte a copertura dei rischi extraprofessionali) si considerano assoggettati all'integrale contribuzione ordinaria.
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