I lavoratori delle case da gioco vanno iscritti all'Inps o all'Enpals?
Quest'oggi il ministero del Lavoro ha risposto ad un'istanza di interpello (prot. 25/I/0010602) presentata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro per sapere a quale ente previdenziale, Inps o Enpals, andassero iscritti i lavoratori delle case da gioco e delle sale commesse.
Secondo il ministero vale come principio generale il seguente enunciato: i lavoratori che prestano attività lavorativa come dipendenti delle case da gioco e delle sale scommesse devono essere obbligatoriamente iscritti all'Enpals, sempre che tale attività venga esercitata dal datore di lavoro in modo esclusivo.
Viceversa, qualora l'attività abbia carattere promiscuo (situazione abbastanza frequente nel settore, visto che le sale da gioco sono spesso collocate all'interno di locali di pubblici esercizi) e l'attività di gioco non si possa definire autonoma rispetto a quella di pubblico esercizio (ad esempio perché il datore di lavoro utilizza i propri dipendenti in entrambe le attività), i lavoratori continueranno ad essere assicurati ai fini previdenziali presso l'Inps.
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