Il motivo delle pause previste durante l'attività di lavoro

Il diritto di ciascun lavoratore a godere di una pausa "non timbrata" all'interno del proprio orario di lavoro discende direttamente da un obbligo normativo previsto dal Dlgs 626/94, che al comma 1 dell'art. 54 stabilisce: "Il lavoratore, qualora svolga la sua attività per almeno quattro ore consecutive, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività."
In questo caso il Dlgs 626/94 non intende riferirsi alla generalità dei lavoratori, ma soltanto ad una sua parte, e precisamente al lavoratore videoterminalista, che l'art. 51 definisce come la persona "che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all'articolo 54".
Nessuna azienda, in realtà, applica la norma alla lettera: per non creare inutili differenziazioni tra lavoratori che possono poi riflettersi negativamente sull'ambiente di lavoro, è prassi comune delle aziende riconoscere la pausa anche ai lavoratori che solo saltuariamente usano un videoterminale.
Nessun commento:
Posta un commento