martedì 7 agosto 2007

La trasferta del lavoratore dipendente fuori dal territorio comunale

La trasferta effettuata dal lavoratore dipendente fuori dal territorio comunale può avere tre forme: quella dell'indennità forfettaria, quella del rimborso misto e quella del rimborso analitico (art. 51, comma 5, del Tuir).

L'indennità forfettaria prevede che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente:
    - fino a 46,48 euro giornalieri (77,47 euro per le trasferte all'estero) le indennità di trasferta;

    - i rimborsi analitici delle spese di viaggio (anche sotto forma di indennità chilometrica) e di trasporto, se idoneamente documentati.
      Concorrono invece a formarlo tutti i rimborsi di spesa, anche se analiticamente documentati, corrisposti in aggiunta all'indennità di trasferta.

      Il rimborso misto prevede che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente:
        - fino a 30,99 euro giornalieri (51,65 euro per le trasferte all'estero) le indennità di trasferta, in caso di rimborso delle spese di vitto o di alloggio, nonché nei casi di vitto o di alloggio forniti gratuitamente;

        - fino a 15,49 euro giornalieri (28,82 euro per le trasferte all'estero) le indennità di trasferta, in caso di rimborso sia delle spese di vitto sia di quelle di alloggio o di vitto e alloggio forniti gratuitamente;

        - i rimborsi analitici delle spese di viaggio (anche sotto forma di indennità chilometrica) e di trasporto, se idoneamente documentati.

        Concorrono invece a formarlo tutti i rimborsi di spesa (ulteriori rispetto a quelle di vitto, alloggio, viaggio e trasporto), anche se analiticamente documentati, corrisposti in aggiunta all'indennità di trasferta.

        Il rimborso analitico prevede che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente:
          - i rimborsi analitici delle spese di vitto e alloggio, nonché quelli delle spese di viaggio (anche sotto forma di indennità chilometrica) e di trasporto, se idoneamente documentati;

          - fino a 15,49 euro giornalieri (28,82 euro per le trasferte all'estero) il rimborso di altre spese (ulteriori rispetto a quelle di vitto, alloggio, viaggio e trasporto), come ad esempio la lavanderia, il telefono, il parcheggio o le mance, anche non documentabili, se analiticamente attestate dal dipendente in trasferta.

          Concorre invece a formarlo l'eventuale corresponsione, in aggiunta al rimborso analitico, di un'indennità, indipendentemente dall'importo.

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