martedì 7 agosto 2007

Azionariato popolare, niente esenzione fiscale se non si rispetta la legge

Con la risoluzione n. 174/E del 20 luglio 2007 l'agenzia delle Entrate ha risposto ad un'istanza di interpello presentata da un'azienda che voleva conoscere il parere del Fisco sulla soluzione da essa adottata riguardo ad un azionariato popolare, che è quella forma di stock option che coinvolge la generalità dei dipendenti.

In tema di azionariato popolare la legge prevede che non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente il valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti per un importo complessivamente non superiore nel periodo d'imposta a 2.065,83 euro; l'unica condizione richiesta è che il dipendente non ceda le azioni all'azienda entro i primi 3 anni dalla sua percezione, perché altrimenti l'importo delle azioni, nel limite di 2.065,83 euro, verrebbe assoggettato a tassazione nel periodo di imposta relativo all'avvenuta cessione (art. 51, comma 2, lettera g, del Tuir).

L'azionariato popolare introdotto dall'azienda interpellante prevedeva, tra le varie clausole, che le azioni non potevano essere cedute dal dipendente per un periodo minimo di 3 anni e che in caso di perdita dello status di dipendente le azioni dovevano essere coattivamente cedute o riscattate. La domanda posta all'agenzia delle Entrate è stata la seguente: in caso di cessazione del rapporto di lavoro (e quindi di perdita dello status di dipendente) avvenuta prima della scadenza dei 3 anni, il beneficio fiscale può essere comunque applicato, visto che la cessione delle azioni sarebbe obbligatoria e non conseguente ad una scelta del lavoratore?

L'agenzia delle Entrate ha risposto negativamente. Sebbene la cessione delle azioni sia stata determinata da una disposizione del regolamento aziendale che disciplina l'azionariato popolare e non da una scelta del lavoratore, le norme di legge prevalgono e dunque il valore delle azioni assegnate ai dipendenti dovrà essere assoggettato a tassazione come reddito di lavoro dipendente, visto che le azioni sono state cedute prima del decorso dei 3 anni dalla data di assegnazione.

Nessun commento: