Stranieri extraUe, la procedura di ingresso per familiari al seguito
Per far venire in Italia un cittadino extracomunitario assieme alla sua famiglia è necessario seguire una serie di passaggi.
Innanzitutto il cittadino extraUe deve essere in possesso di un visto di ingresso per lavoro subordinato di durata non inferiore ad un anno, per lavoro autonomo non occasionale, per studio o per motivi religiosi: solo questo documento consente infatti al cittadino straniero di entrare in Italia e di portare con sé a) il coniuge, b) i figli minori (anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio), c) i figli maggiorenni a carico che non possano provvedere al proprio sostentamento a causa del precario stato di salute o d) i genitori a carico che non dispongano di un adeguato sostegno familiare nel Paese di origine o di provenienza.
La procedura per familiari al seguito (da non confondersi con quella di ricongiungimento familiare, molto simile ma che presuppone la presenza in Italia del cittadino extracomunitario e per giunta già munito del permesso di soggiorno) inizia con la presentazione, da parte del cittadino extracomunitario alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana all'estero, di una delega nei confronti di un cittadino italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia a presentare l'istanza di nulla osta per familiari al seguito.
La delega, una volta presentata, deve essere tradotta e legalizzata dalla rappresentanza diplomatica consolare italiana all'estero e recapitata al delegato in Italia. Questi, una volta venuto in possesso della delega, deve compilare il modulo della domanda di nulla osta per familiari al seguito (mod. T) in tutte le sue parti e inviarlo in duplice copia allo Sportello unico per l'Immigrazione competente.
Lo Sportello unico esamina la domanda e poi convoca il delegato perché la integri con una serie di documenti che vanno prodotti in duplice copia; entro 90 giorni dalla ricezione della documentazione richiesta, lo Sportello unico rilascia il nulla osta per familiari al seguito e fornisce al delegato il numero telefonico dello Sportello unico al quale rivolgersi per fissare la successiva convocazione dei familiari presso lo stesso Sportello unico.
A questo punto si apre un'autonoma procedura che riguarda esclusivamente i familiari del cittadino straniero: essi, una volta venuti in possesso del nulla osta per familiari al seguito, devono richiedere il visto d'ingresso in Italia alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana all'estero.
Ottenuti i visti di ingresso, essi potranno raggiungere il familiare (che nel frattempo è già entrato in Italia) e richiedere, direttamente o tramite il delegato (utilizzando il numero di telefono precedentemente fornito), l'appuntamento presso lo Sportello unico per la richiesta del permesso di soggiorno per motivi familiari.
Innanzitutto il cittadino extraUe deve essere in possesso di un visto di ingresso per lavoro subordinato di durata non inferiore ad un anno, per lavoro autonomo non occasionale, per studio o per motivi religiosi: solo questo documento consente infatti al cittadino straniero di entrare in Italia e di portare con sé a) il coniuge, b) i figli minori (anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio), c) i figli maggiorenni a carico che non possano provvedere al proprio sostentamento a causa del precario stato di salute o d) i genitori a carico che non dispongano di un adeguato sostegno familiare nel Paese di origine o di provenienza.
La procedura per familiari al seguito (da non confondersi con quella di ricongiungimento familiare, molto simile ma che presuppone la presenza in Italia del cittadino extracomunitario e per giunta già munito del permesso di soggiorno) inizia con la presentazione, da parte del cittadino extracomunitario alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana all'estero, di una delega nei confronti di un cittadino italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia a presentare l'istanza di nulla osta per familiari al seguito.
La delega, una volta presentata, deve essere tradotta e legalizzata dalla rappresentanza diplomatica consolare italiana all'estero e recapitata al delegato in Italia. Questi, una volta venuto in possesso della delega, deve compilare il modulo della domanda di nulla osta per familiari al seguito (mod. T) in tutte le sue parti e inviarlo in duplice copia allo Sportello unico per l'Immigrazione competente.
Lo Sportello unico esamina la domanda e poi convoca il delegato perché la integri con una serie di documenti che vanno prodotti in duplice copia; entro 90 giorni dalla ricezione della documentazione richiesta, lo Sportello unico rilascia il nulla osta per familiari al seguito e fornisce al delegato il numero telefonico dello Sportello unico al quale rivolgersi per fissare la successiva convocazione dei familiari presso lo stesso Sportello unico.
A questo punto si apre un'autonoma procedura che riguarda esclusivamente i familiari del cittadino straniero: essi, una volta venuti in possesso del nulla osta per familiari al seguito, devono richiedere il visto d'ingresso in Italia alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana all'estero.
Ottenuti i visti di ingresso, essi potranno raggiungere il familiare (che nel frattempo è già entrato in Italia) e richiedere, direttamente o tramite il delegato (utilizzando il numero di telefono precedentemente fornito), l'appuntamento presso lo Sportello unico per la richiesta del permesso di soggiorno per motivi familiari.
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